VIA GERMAGNANO: LA CAMPAGNA ELETTORALE E’ FINITA UN ANNO FA, DOPO PROMESSE IMPROBABILI, IL M5S SI AFFIDA ALLA PROVVIDENZA E AI REGOLAMENTI PRECEDENTI

Un project manager anche per via Germagnano e per le aree sosta dei campi nomadi. Come per il Moi, il comune si affida a un uomo o una donna della Provvidenza (non sappiamo se la Provvidenza deriverà da una fondazione bancaria).
Questo l’annuncio di Sindaca e Giunta al Consiglio aperto della sesta Circoscrizione. Benvenute le intenzioni di governare la conciliazione tra residenti e residenti nei campi, così come condivisibili i principi di inclusione sociale che, rispettando la dignità delle persone, provano a consentire a ciascuno l’accesso alle opportunità e il rispetto delle regole di buon vicinato. Questi principi, oltre a rispecchiare tutte le raccomandazioni comunitarie, hanno sicuramente ispirato anche i progetti precedenti; il problema è che il percorso non per tutte/i è stato conosciuto e fatto proprio e comunque i tempi del cambiamento e della relazione sono lunghi e non ammettono momenti morti, pena il ritorno all’indietro: per questo le parole di impegno non hanno convinto il pubblico. Il che, per coloro come i 5 Stelle che hanno irriso ai risultati de La Città Possibile, non è una premessa incoraggiante, soprattutto perché convinti di sapere fare di più e meglio e di poter convincere su un atto di fede rispetto alle buone dichiarazioni. A fronte di una Giunta quasi al completo, agli osservatori attenti non è sfuggita l’assenza, almeno in quanto interlocuzione, degli operatori sociali pubblici e delle associazioni che da anni sono impegnati nella relazione, nel contatto, nelle proposte e anche nel controllo sociale che scaturisce dalla mediazione. Il tema della rappresentanza degli abitanti dei campi è importante, per la qualità interna, e per il rapporto con i servizi, con le istituzioni, con il quartiere. Forse chi ha competenze professionali e storia di attività in quelle aree e in quei contesti si sarà misurato, tra fiducia accordata e patti delusi, col tema della rappresentanza e potrebbe aiutare, ma per i 5 Stelle il mondo comincia oggi. Intanto da settembre, queste le dichiarazioni della Giunta, niente roghi perché saranno prontamente contenuti e i responsabili perseguiti, tutti i minori a scuola come se la frequenza scolastica non fosse da sempre un impegno richiesto e anche sostenuto con mezzi, pagamenti delle utenze, divieto di ospitalità a terzi oltre agli assegnatari delle piazzole. Un pubblico che esordisce all’insegna di “sgombero senza se e senza ma” forse si sarebbe aspettato quel programma dalla precedente maggioranza, con l’attuale che si è spesa in campagna elettorale con una risposta su tutto, riducendo la complessità della città e della vita al bianco e nero probabilmente sarà più insofferente. Vedremo a settembre…. intanto ci sono cose che le istituzioni avrebbero dovuto fare e non hanno ancora fatto, almeno non più dal 2000: ad es. i controlli di epidemiologia, comunque utili in ambiti territoriali sottoposti a traffico veicolare ed emissioni industriali, oltre che ai roghi dei campi. I comitati costituitisi hanno chiesto più volte a Asl e Regione, senza esito: il silenzio e l’indifferenza fomentano il senso di abbandono e creano nel senso comune  i colpevoli del disagio e dei rischi. I piccoli passi consentono di raggiungere anche traguardi impervi, ma per procedere pervicacemente occorre avere la modestia di riconoscere a quale punto del percorso ci si trovi, perché il cammino ha un tratto lungo alle spalle e i protagonisti lo sanno bene; occorre prudenza perché promettere l’improbabile (almeno in un intervallo di due mesi) aumenta la sfiducia e la rabbia, occorrono collaborazioni e alleanze ed è difficile cucirle se la rappresentazione del mondo è noi/voi oppure prima/dopo. Intanto aspettiamo settembre…

Eleonora